La traumatologia della spalla, un evento che impone metodi di intervento rapidi e complessi, un convegno per fare il punto
All’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma un’occasione di confronto tra professionisti su fratture e postumi di fratture della spalla e del cingolo scapolare.
Fratture e postumi di fratture della spalla e del cingolo scapolare, come trattarle per potere conservare e come decidere se intervenire in modo chirurgico. Queste le principali domande poste durante il convegno “Aggiornamenti in traumatologia della spalla”, che si è svolto il 5 febbraio scorso presso la sala congressi dell’Azienda ospedaliero universitaria di Parma. In particolare, la giornata è servita ai professionisti come occasione di confronto interattivo e multidisciplinare delle conoscenze, sulla base della discussione di casi clinici concreti. La sintesi con placca o viti, l’ipotesi di trattamento con protesi e il delicato momento del trattamento riabilitativo post-operatorio saranno altri argomenti di approfondimento specifico. Il convegno regionale, realizzato in ambito della società italiana di chirurgia di spalla e gomito – SICSeG Emilia-Romagna – che coinvolge i professionisti dell’area vasta Emilia nord, è stato organizzato da Michele Arcangelo Verdano della Clinica ortopedica dell’Ospedale di Parma e Maurizio Fontana della Ospedale per gli infermi dell’Azienda ospedaliera della Romagna.
E’ stata una giornata dedicata all’aggiornamento di tematiche importanti per la traumatologia chirurgica di spalla. Articolazione tra lenpi. Articolazione tra le più complesse del corpo umano. Si sono avvicendati relatori provenienti da varie realtà ospedaliere e ognuno ha presentato le proprie tecniche chirurgiche in funzione delle varie tipologie di fratture di spalla. E’ stato molto interessante valutare come la tecnologia chirurgica e i materiali utilizzati abbiano raggiunto livelli elevati di affidabilità e durata. Ancora una volta è stato posto l’accento sulla preziosa e doverosa collaborazione tra chirurgo e riabilitatore soprattutto per il follow up del paziente. Da questa riunione è emerso inoltre che nel ns. Ospedale Maggiore nel reparto di Ortopedia capitanato dal Prof. Vaienti lavorano chirurghi di altissimo livello!