Complimenti a Beltrami, giovane promessa della pallavolo italiana.
Con grande piacere pubblico questo bell’articolo uscito sulla Gazzetta di Parma, dedicato ad una stella nascente della pallavolo: Matteo Beltrami. L’ho visto nascere, ho avuto anche il grande onore di lavorare al fianco del padre, nutro un grande affetto per Matteo, ho seguito la sua crescita e dato un supporto osteopatico in tutte le problematiche muscolo-scheletriche tipiche del pallavolista.
Dopo un recente infortunio, Matteo è sttao seguito anche da Michele Gatti, dottore in fisioterapia e terapia manuale. In team si ottengono grandi risultati in ambito sportivo e non solo.
Un grande abbraccio a Matteo.
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Gardini riceve, Tofoli inventa in palleggio, Beltrami tira gi. un siluro. No, la Generazione di Fenomeni del volley non c’entra. Questa è una scena di ordinaria quotidianità, all’allenamento del Club Italia, la squadra della Federvolley che partecipa al campionato di serie A2.
Nel ruolo di opposto, in questa formazione gioca anche Matteo Beltrami, giovane parmigiano classe 1997, approdato a Roma per vestire la maglia azzurra del Club Italia. Lui e i suoi compagni di squadra sono tra i migliori giovani italiani in circolazione: sono nel giro delle Nazionali giovanili e il loro allenatore. Michele Totire, lo stesso dell’Italia U21 e U23. Non è nemmeno vero che la Generazione di Fenomeni, quella che dominò il mondo del volley negli anni Novanta, non c’entra. Alessandro Tofoli e Davide Gardini sono compagni di squadra di Beltrami, ma sono anche figli d’arte: rispettivamente di Paolo Tofoli e Andrea Gardini, due pilastri di quella generazione. E il dna, spesso, non mente. Beltrami, promessa del volley nazionale, è lì con loro: “Mi sento in un posto prestigioso – racconta -: ci chiamano “az – zurrini”, si respira l’aria della Nazionale e vivere al centro di preparazione olimpica Acqua Acetosa, a Roma, ti fa sentire nel cuore dello sport. Sono felicissimo di essere qui e molto carico”. Matteo è cresciuto a Parma, nelle giovanili dell’Energy Volley. Figlio di Gianfranco Beltrami, medico, esperto di medicina dello sport e da una vita nell’ambiente dell’attività motoria, ha provato anche altre discipline. Prima il judo, poi l’atletica. “A 13 ho deciso di dedicarmi esclusivamente al volley – spiega il ragazzo –, soprattutto perché è uno sport di squadra”. Grandi velleità, no. Se la cava, certo, ma da qui ad arrivare nel giro azzurro ce ne passa. Infatti fa la trafila delle giovanili, ma non partecipa ad alcuna selezione. Succede però che negli ultimi due anni Matteo cresce vertiginosamente in altezza: ora sfiora i due metri, con i suoi 197 centimetri. “Da ragazzino ero il più basso della squadra – ricorda il giocatore, timido quando c’è da parlare di sè, senza fronzoli quando c’è da buttare il pallone per terra -, poi, quasi all’improvviso, l’anno scorso mi sono ritrovato ad essere il più alto”.
Nella passata stagione ha militato in serie C, sempre in maglia Energy: opposto, titolare fisso, allenatore Alberto Raho. Dopo un eccellente campionato, è proprio il suo mister a portarlo a Bologna, a maggio, per un provino sotto gli occhi dello staff tecnico azzurro. “Da lì – continua il racconto Beltrami -, mi hanno convocato per un collegiale di quattro giorni all’Acqua Acetosa, con la nazionale Under 23, per vedere come me la cavavo con i più grandi”. Lui non fa altro che mettere in mostra le sue doti: “All’inizio mi sembrava un altro sport: tutto più veloce, più potente, più tecnico. Però ho anche capito che in mezzo a quei giocatori ci potevo stare”. Non la pensa così solo lui, perché a fine giugno arriva la chiamata del Club Italia. “Non mi aspettavo di poter arrivare a questo livello – assicura -: il Club Italia è una sorta di squadra satellite della Nazionale Juniores, tanto è vero che ha lo stesso allenatore”.
L’obiettivo del progetto, dopo l’argento a Rio, è trovare nuovi innesti in Nazionale senior in vista di Tokyo 2020. Un passo per volta, però. Domenica scorsa, esordio in trasferta: sconfitta per 3-0 contro l’Emma Villas Siena, con Beltrami che entra come specialista in battuta. “Per ora non sono tra i titolari, ma proprio per questo ho dei traguardi da raggiungere – osserva il giocatore -: spero di migliorare, mettermi in mostra ed entrare nelle rotazioni. Il sogno è arrivare in A1 e in Nazionale Juniores: lavoro per questo e ringrazio la Fipav, l’Energy e Raho per avermi dato la possibilità di vivere questa esperienza”.
La vita di Beltrami è cambiata da un giorno all’altro, dopo il diploma al liceo scientifico Maria Luigia: “Sono venuto a vivere a Roma, all’interno dell’Acqua Acetosa – spiega-. Mi ritengo un privilegiato, perchè questo è un ambiente di sportivi: condivido le strutture con le Nazionali di varie discipline e ho ottimi compagni di squadra. E’ anche bello incontrare tra i vialetti dell’Acqua Acetosa dei campioni: l’altro giorno ho parlato con Alex Ranghieri, che era a Rio col beach volley”. Giornata tipo? “La mattina è libera e mi permette di studiare: frequento l’Università telematica di Scienze Motorie – precisa-“Al pomeriggio, dalle 16 alle 20, allenamento. Tutti i giorni”.
Quello che serve per arrivare in alto.
Andrea Del Bue