Respiriamo con le emozioni

Respirare significa anche comunicare in modo non verbale le proprie emozioni

Possiamo concepire il respiro come il sintomo che esprime e declina uno specifico stato emotivo.

In altre parole ad ogni tipo di respirazione corrisponde un’emozione o una serie di emozioni specifiche ad esempio quando “sospiriamo” normalmente esprimiamo tristezza o malinconia, quando “ansimiamo” ansia e/o eccitazione, quando “sbuffiamo” irritazione e/o insofferenza, lo “sbadiglio” esprime normalmente noia e/o stanchezza, il ‘soffocamento’ indica una sensazione di angoscia, la mancanza o la “crisi d’ aria” è un sintomo di paura o di sorpresa, una manifestazione di ‘tosse nervosa’ esprime rifiuto mentre, una “respirazione regolare” indica uno stato di calma psicologica e di equilibrio nervoso.

Il ritmo del respiro pertanto, rappresenta un preciso segnale della condizione psichica e dell’esperienza vissuta di una persona ed è altresì strettamente correlato con il battito e le pulsazioni del cuore. Ecco perché è necessario imparare a sentire il proprio respiro, in questo modo possiamo comprendere l’interazione profonda tra stati mentali e stati fisiologici dell’organismo ed imparare di conseguenza a gestire le emozioni.

Possiamo attuare questo tipo di gestione emotiva anche attraverso tecniche respiratorie specifiche come il cosiddetto “breathwork”che insegna ed educa a respirare in modo consapevole, circolare e senza pause rendendo l’individuo sempre più in grado di ascoltare, comprendere e regolare le proprie emozioni.

Nulla di nuovo sotto il sole però perché tale tecnica risale alle pratiche antiche degli sciamani o alle stesse pratiche meditative orientali e dei mistici del medioevo che erano in grado di controllare il dolore e di liberarsi da quest’ultimo. (A. Bocelli – Psicologo).

Vorrei riportare una bella frase di Donald Tubesing , studioso della relazione tra stress e qualità della vita :”Lo stress è come una spezia, nella giusta proporzione esalta il sapore di un piatto, poca produce un blando e noioso pasto, troppa può soffocarlo!” e come potete notare riporta il termine “soffocarlo” che è in relazione con il respiro.

Si può imparare e migliorare la respirazione attraverso semplici esercizi.

Sappiamo molto bene che uno stile di vita come quello moderno induce ad una respirazione toracica che, a sua volta, induce allo stress.

Per prima cosa quindi proviamo a capire se respiriamo in modo corretto è sufficiente mettersi in piedi di fianco ad uno specchio e osservare la pancia: durante l’inspirazione si gonfia. Se il rigonfiamento è nullo o minimo stiamo respirando male!

Spesso questa condizione è appannaggio dell’essere femminile più propensa a vivere sul proprio corpo emozioni e conflitti ma anche perché in caso di gravidanza ha necessità di modificare naturalmente l’assetto respiratorio per favorire ed assecondare lo sviluppo fetale

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