Un nuovo inizio.
Coronavirus, la sanità dell’Emilia-Romagna rivede la normalità: si può ripartire con l’attività ordinaria
L’emergenza Coronavirus non è finita, ma la Regione è pronta per iniziare a far tornare gradualmente la sanità dell’Emilia-Romagna alla normalità.
Da martedì 28 aprile, in tutta l’Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini, è consentita l’erogazione di alcune prestazioni programmabili e non urgenti da parte delle strutture del sistema sanitario pubblico e privato, che erano state sospese a causa dell’epidemia. Si riparte dunque progressivamente con l’attività ordinaria, nel massimo rispetto della sicurezza di pazienti e operatori.
Lo ha stabilito la Giunta nella seduta di oggi pomeriggio, approvando anche le Linee guida a cui le Aziende sanitarie dovranno fare riferimento per la riprogrammazione delle agende e delle prenotazioni (sospese e nuove), a partire dai ricoveri programmati e dall’attività ambulatoriale e territoriale, comprese visite ed esami. Per l’attuazione delle indicazioni previste, entro la serata verrà adottata una nuova ordinanza regionale che supera la precedente dedicata allo stop dell’attività ordinaria programmabile, e quindi rinviabile, nella sanità privata, così come avveniva in quella pubblica.
E proprio riguardo ai cittadini interessati da questa ripartenza, mentre la graduale riapertura delle attività di ricovero programmato vale per tutti (ma con la necessità di effettuare gli accertamenti indispensabili preliminarmente al ricovero), le prestazioni ambulatoriali potranno in questa fase rivolgersi ai soli cittadini emiliano-romagnoli. Ciò fino a quando non saranno rimosse dal Governo le limitazioni alla circolazione e solo nel caso in cui la rimozione riguardi anche gli spostamenti fra regioni diverse.